Ortodonzia

Ortodonzia

Il termine “ortodonzia”, dal greco antico, significa dentatura dritta (“orto” dal greco orthós, diritto, e “donzia” dal greco odoùs odóntos, dente).

Le finalità principali del trattamento ortodontico o ortognatodontico sono quelle di determinare un allineamento corretto dei denti ed una funzione masticatoria efficiente, di conseguenza favorendo la salute dei denti e del loro apparato di sostegno; inoltre il trattamento ortodontico dovrà avere l’obiettivo di migliorare l’armonia del volto del paziente e di garantire la stabilità nel tempo dei risultati ottenuti.

La pratica ortodontica si basa sull’impiego di apparecchi, fissi o removibili, che producono movimenti guidati dei denti e modificazioni delle strutture scheletriche (ossa della faccia) e dei tessuti di sostegno del dente (gengiva ed osso alveolare).

Il momento migliore per iniziare un trattamento ortodontico nel bambino è variabile e spesso dipende dalla gravità e dal tipo di malocclusione.

Si tendono a trattare precocemente, verso i 5/6 anni di età, le malocclusioni in cui si rileva un problema scheletrico che può complicarsi con la crescita, ad esempio il morso incrociato con latero-deviazione funzionale della mandibola o le terze classi scheletrico-funzionali.

È buona norma portare per la prima volta il bambino ad una visita ortodontica già a quattro anni di età per poter trattare precocemente malocclusioni scheletrico-dentali in modo efficace ed efficiente.

Invisalign® è una mascherina (o aligner) trasparente creata su misura per il paziente e che permette di allineare i denti in maniera efficace e confortevole. E’ la soluzione ideale per tutti coloro che non hanno intenzione di indossare il tradizionale apparecchio fisso in metallo e preferiscono una soluzione più comoda e pressocché invisibile.

La sistematica consente di poter mangiare e dedicarsi alla propria igiene orale senza nessuna apparecchiatura in bocca.

Grazie ad una tecnologia molto avanzata di imaging 3D, Invisalign® è in grado di creare un piano di trattamento completo per ciascun paziente, dalla posizione iniziale dei denti fino a quella finale desiderata. Quando inizierai il tuo trattamento Invisalign®, indosserai un set di aligner personalizzati e lo sostituirai ogni due settimane. Man mano che procederai con le serie di aligner, i tuoi i denti inizieranno a spostarsi a poco a poco, fino a raggiungere gradualmente la posizione finale prevista.

Durante questo arco di tempo, sarà necessario fissare occasionali visite di controllo per monitorare i tuoi progressi e assicurarsi che tutto proceda per il meglio con il trattamento con Invisalign®.

Si tratta di apparecchi che il paziente può mettere e togliere in autonomia secondo precise indicazioni terapeutiche. Sono realizzati in resina acrilica e possono incorporare porzioni metalliche (viti e ganci).

Questi apparecchi possono svolgere molte funzioni, nelle varie dimensioni verticale, trasversale e sagittale.

Vanno indossati secondo le indicazioni terapeutiche, ma nella maggior parte dei casi tutta la notte e di giorno quando si è in casa; la regolarità e la costanza sono fondamentali per raggiungere la massima efficienza nel trattamento.

L’apparecchio deve essere mantenuto pulito usando ogni giorno lo spazzolino e con regolarità le pastiglie atte a pulire gli apparecchi ortodontici.

L’apparecchio fisso vestibolare è generalmente costituito da attacchi in metallo o ceramica (questi ultimi risultano cromaticamente simili al dente e sono meno visibili), applicati direttamente sugli elementi dentali per mezzo di resina adesiva, e collegati fra loro da archi in sottile filo metallico. Gli archi dell’apparecchio fisso vengono sostituiti progressivamente durante la cura dall’ortodontista e questa sostituzione permette di esercitare le trazioni necessarie allo spostamento dei denti.

Gli apparecchi fissi devono essere applicati, modellati e rimossi unicamente dall’ortodontista. L’apparecchio fisso permette di far eseguire agli elementi dentari movimenti di traslazione, rotazione, intrusione o estrusione al fine di raddrizzare i denti e garantire una corretta masticazione. La procedura di rimozione degli attacchi, quando si smonta l’apparecchio alla fine della terapia, non è assolutamente dannosa per lo smalto dei denti.

L’apparecchio linguale è uno strumento che può essere utilizzato per ottenere la correzione del disallineamento dentale tramite un apparecchio fisso invisibile, perché incollato sulla faccia interna (linguale) dei denti. Questo apparecchio linguale lavora come un apparecchio ortodontico fisso convenzionale (incollato sulla faccia esterna dei denti) con un completo controllo del movimento dei denti.

L’unica persona che sa di avere l’apparecchio sei tu!

Il grande vantaggio dell’apparecchiatura linguale è quello che nessuno può accorgersi che il paziente sta effettuando un trattamento ortodontico; il paziente può continuare il suo normale stile di vita mentre indossa l’apparecchiatura linguale che, con completa discrezione, correggerà il disallineamento e migliorerà il sorriso.

Domande e risposte sull’ortodonzia

I benefici principali di un trattamento ortodontico sono: il corretto recupero dell’occlusione funzionale, il miglioramento dell’estetica del viso e del sorriso. C’è anche da considerare la facilità con cui i denti ben allineati possono essere puliti, con evidente vantaggio nella prevenzione di carie e della malattia paradontale (piorrea).

Considerato che alcune mal occlusioni scheletrico-dentali si possono trattare già intorno ai quattro-cinque anni di età, possiamo considerare questa l’età più appropriata per la prima visita ortodontica, anche per avvicinare i bambini all’ambiente odontoiatrico/ortodontico.

É variabile, e dipende dal tipo e dalla gravità della malocclusione. Si tende a trattare precocemente, verso i 4/5 anni di età, le malocclusioni in cui si rileva un problema scheletrico che può complicarsi con la crescita, ad esempio il morso incrociato con latero-deviazione funzionale della mandibola o le terze classi scheletriche; questi due tipi di malocclusione se trattati molto precocemente possono dare risultati sorprendentemente positivi nella crescita dei ragazzi non richiedendo poi ulteriori terapie.

La durata è variabile, in quanto dipende dal problema da trattare. Un trattamento ortodontico può durare da pochi mesi a 3 anni. Nel bambino in crescita, invece, a causa del continuo sviluppo della dentatura, si usa alternare brevi periodi di trattamento ad altri lunghi di attesa; ad esempio può essere necessario un trattamento in due tempi, uno in dentizione decidua e l’altro in dentizione mista/definitiva.

Si può avvertire solo qualche fastidio nei giorni successivi all’applicazione dell’apparecchio o alla sua attivazione.

Si tratta di piccole irritazioni della mucosa che va a sfregare contro alcune parti dell’apparecchio o fastidi dentali spontanei o durante la masticazione. Nel giro di pochi giorni i fastidi vanno ad attenuarsi, fino a scomparire: i recettori parodontali, che si attivano a causa delle pressioni esercitate dall’apparecchio, nel giro di breve tempo vanno incontro ad adattamento.

Gli apparecchi ortodontici sono tutti uguali?
No, non sono tutti uguali.
Si distinguono, prima di tutto, in fissi e rimovibili.
I primi si incollano o si cementano ai denti, i secondi li applica e rimuove il paziente.
Quello che va compreso è che l’apparecchio, per l’ortodontista, è uno strumento per raggiungere un fine, che in parte è predefinito da modelli ideali di riferimento e, in altra parte, va programmato in base alle effettive necessità ed esigenze personali del paziente. Solo dopo aver analizzato tutti i dati relativi alla malocclusione da trattare, sia dal punto di vista clinico che radiologico e solo dopo averli confrontati alle aspettative del paziente, o alle necessità terapeutiche, viene selezionato l’apparecchio ortodontico.

La contenzione mobile o fissa si effettua alla fine del trattamento ortodontico, per favorire la stabilizzazione della correzione. L’ortodontista consegna al paziente gli apparecchi che dovranno essere portati secondo le prescrizioni d’uso, o in alternativa splinta alcuni elementi dentari solitamente da canino a canino (si incolla lingualmente sulla superficie interna dei denti un filo metallico, onde stabilizzare la posizione ottenuta con la cura ortodontica).

Molte malocclusioni si possono prevenire attraverso il controllo dei fattori ambientali in grado d’influire negativamente sulla crescita dei mascellari e sullo sviluppo della dentatura. In generale va tenuto presente che le abitudini viziate (es: succhiamento del dito, del ciuccio, uso del biberon, interposizione linguale) nel periodo di formazione della dentatura, da quella decidua alla permanente, interferiscono con la corretta disposizione dei denti all’interno di ogni arcata e con la formazione di un buon ingranaggio occlusale oltre che di un corretto sviluppo scheletrico. Altra prevenzione è quella che può effettuare l’ortodontista, intercettando e rimuovendo i problemi che possono ostacolare il corretto sviluppo della dentatura come per esempio carie dei decidui, ritardata permuta degli stessi o denti sovrannumerari.

A qualsiasi età. Si possono evidenziare già con i denti decidui (da latte) ed in alcuni casi si devono trattare molto precocemente onde evitare che le malocclusioni dentali si trasformino in malocclusioni scheletriche, tali da richiedere, oltre all’ortodonzia, anche la chirurgia da adulti.

Si possono manifestare durante l’adolescenza, ma anche in età adulta dopo la perdita dei primi elementi definitivi e la migrazione degli altri.

L’apparecchio ortodontico, in particolare quello fisso, facilita il ristagno di cibo, rende più difficile l’abituale igiene domiciliare, ma in sè non causa carie. Seguendo scrupolosamente, nel corso del trattamento, le istruzioni per l’igiene date dall’ortodontista e dall’igienista, non c’è alcun pericolo né di carie né d’infiammazioni gengivali.

É possibile allineare i denti a qualunque età ed in qualsiasi condizione, in assenza di patologie acute nei tessuti di sostegno osseo-gengivali.

Le visite ortodontiche hanno mediamente una frequenza mensile una volta applicati gli apparecchi.

Molte cure possono essere effettuate con qualsiasi tecnica ma non tutte: vi sono movimenti che alcune tecniche non sono in grado di fare, sarà l’ortodontista a indicare la tecnica più efficace per la cura.

Alcune malocclusioni sono provocate o mantenute da abitudini viziate della lingua o delle guance, non da alterazioni scheletriche. In questi casi se non si corregge l’abitudine viziata con la collaborazione logopedica, l’ortodonzia, anche se eseguita correttamente, porterà ad un risultato instabile e ad una recidiva della malocclusione.