Durante la gravidanza, i cambiamenti ormonali che si presentano possono portare a modifiche della propria bocca, le gengive tendono a gonfiarsi e l’ infiammazione gengivale aumenta.
Le gengive pertanto possono facilmente andare incontro a 3 possibili condizioni: la gengivite gravidica, l’epulide gravidica e la parodontite.
In gravidanza è importantissimo evitare l’ eccessivo accumulo di placca batterica in modo da evitare danni permanenti ai tessuti parodontali.
La gengivite gravidica è una condizione infiammatoria delle gengive che di solito non comporta danni permanenti ai tessuti intorno al dente, solitamente scompare subito dopo il parto.
L’epulide gravidica è assolutamente curabile dopo il parto e spesso recede autonomamente.
La parodontite può insorgere a causa della preesistente condizione gengivale e deve essere tenuta sottocontrollo perché rappresenta un fattore di rischio per gli esiti sfavorevoli della gravidanza e per il diabete mellifico gravidico .
Gli studi clinici suggeriscono che alcuni batteri provenienti dalla bocca possano arrivare a colonizzare il feto e la placenta, portati probabilmente dalla circolazione sanguigna. Batteri specifici associati alla parodontite sono stati anche associati a esiti negativi della gravidanza, ma ancora si conosce poco sul loro preciso.
La ricerca ha identificato che esistono associazioni tra la malattia parodontale e tre forme di esito sfavorevole della gravidanza: sottopeso del neonato, nascita pre-termine e pre-eclampsia (definita come alta pressione sanguigna materna
e eccesso di proteine nelle urine), ed anche con il diabete gravidico.
In gravidanza quindi è importantissimo mantenere una accurata igiene orale e seguire i consigli dei professionisti della salute orale dati durante i controlli clinici.